Il dialogo interculturale è la chiave attraverso la quale possiamo aprire l'orizzonte della conoscenza, promuovere l'apertura ad altre culture diverse dalla nostra e attraverso la quale possiamo prendere coscienza dei principi della collaborazione, della cooperazione e dell'importanza di stare insieme sotto una luce diversa.
La cultura della tolleranza e dell'accettazione degli altri intorno a noi, diversi da noi nel pensiero, nella lingua o nella cultura, sono i nostri partner in questo mondo indipendentemente dalla posizione geografica, origine, appartenenza religiosa e culturale.
Un messaggio in questo senso che riflette un incoraggiamento al team di progetto “Snapshots From The Borders” e un invito alla solidarietà e l’empatia per migranti, si trova nel suo intervento, del Santo Padre Papa Francesco che ha sottolineato: ""Dobbiamo agire insieme, non da soli. È essenziale cambiare il modo in cui affrontiamo e presentiamo la migrazione: concentrarci sulle persone, sui loro volti e sulle storie di vita. Da qui l'importanza dei progetti, come quello che promuovate, che cerca di proporre approcci diversi, ispirati alla cultura dell'incontro, che è la via per un nuovo umanesimo ..... ”
Ho respirato un'aria meravigliosa, il comunicato stampa, portandomi una nuova speranza e ottimismo per una spinta commovente ed emotiva, piena di valori profondi.
Sono con voi nella nostra lotta e vi sosterrò sempre attraverso il mio contributo umano come promotore della diversità culturale, dialogo interculturale, integrazione sociale e difensore delle libertà e diritti umani. L’emozione è stata grazie alla consapevolezza del fatto di essere, un’altra volta, senza interrompere, vicino all’ ideali dell’umanità, un pò più lontani uno dell’altro, ma uniti trammite gli stessi ideali, la stessa lotta e la stessa umanità.
Sono stata commossa da questo messaggio, guardando il fatto che nel mio modo di vivere, nel poco che ho, come a ciascuno di questa squadra ho portato un contributo nell’accettare la diversità come valore culturale umana, mentre la lotta e il corraggio con cui ci siamo armonizzati insieme all’Asociazione Novapolis trammite l’evento del “Giorno Europeo del ricordo e del Benvenuto” nel 3 ottobre 2019.
In questi tempi difficili e pieni di sfide che lasciano il segno sull'ospitalità e l'accoglienza di migranti e rifugiati nei nostri paesi, credo che l'intenzione finale sia sensibilizzare i cittadini di tutta l’Europa a conoscere i valori culturali attraverso la solidarietà, l'ospitalità umana e promuovere il rispetto per le diverse culture, è un vettore e un'alternativa fondamentale nella convivenza armoniosa all'interno della società e nell'arricchimento reciproco sia spiritualmente che culturalmente.
Il tempo COVID è una storia della vita dura, difficile e brutale per noi umani, costretti a vivere in sofferenza e nella ricerca dell’affetto mancante, e del diritto alla vita. Il mio messaggio è chiaro e molto sensibile: tutti, giovani e adulti, indiferente dell’apartenenza reliogiosa, culturale o dell’origine geografica, dobbiamo imparare a risvegliarci nel’amore e di essere padroni di se stessi, più tolleranti e compressivi nei confronti di tutti noi e più aperti ai nuovi orizzonti culturali.
Forse il primo passo è di convincersi ogniuno che la diversità come l’amore è un arte così come la vita è una bella arte se sappiamo viverla in pace e in armonia con tutti.
Credo che dobbiamo avere il coraggio di viverla e di essere felici!
L’amore è il mistero tra li uomini e questo mistero ci carica con tanta energia a chiunche cerca una risposta, un’aproccio, una compressione, una conoscenza dell’altro e del suoa valore.